Molto interessante l'esposizione dedicata al contemporaneo maestro cinese di origine mongola Chao Ge, in chiusura al Vittoriano di Roma.
Riconosciuto oramai come artista di fama internazionale, Chao Ge è da sempre ispirato dal Rinascimento italiano e dal linguaggio immortale dell'architettura, a suo parere unica arte a trovare una continuità di vedute e di giudizi attraverso i secoli.
Nella mostra in questione, l'artista fa luce sul problema odierno dell'arte in Cina, dove la tradizione sta segnando il passo di fronte a un'economia iper aggressiva e "disumanizzante".
Dopo aver rinunciato all'arte intesa come veicolo commerciale, la pittura di Chao Ge si batte per cercare di preservare l'"umanità" dell'uomo, spesso colto nei suoi gesti e nelle sue espressioni quotidiane più intime.
Un artista di rara sensibilità, autore anche di un importante studio sul XIII secolo cinese e sulla spedizione di Marco Polo, la cui produzione merita di essere approfondita e conosciuta
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