IL DUOMO DI BENEVENTO: Una storia da conoscere e da non dimenticare

Il duomo di Benevento distrutto dai bombardamenti americani del 1943

Ho conosciuto la storia del Duomo di Benevento visitando la mostra "La bellezza ritrovata", in programma ai Musei Capitolini di Roma fino al 26 Novembre 2017. Mi sembra doveroso dedicarle un post che spero contribuisca a far comprendere meglio il senso di distruzione bellica come distruzione del patrimonio storico e umano di una comunità. E naturalmente anche il senso di ricostruzione atto a salvare e, soprattutto, a salvaguardare quello stesso patrimonio per i tempi futuri. Questa piccola ma significativa mostra a mio parere dovrebbe coinvolgere prevalentemente le scuole. Ad ogni modo questo è il link per saperne di più... 

Esterno del Duomo di Benevento oggi

La cattedrale metropolitana di S.Maria de Episcopio è il principale luogo di culto della città di Benevento. Essa ha origini antichissime e rappresentò il primo tempio cristiano della città, eretto probabilmente intorno al VII secolo nel centro dell'antica città, nonchè un solido punto di riferimento per la cristianità del Sannio.

La facciata del XIII secolo, con elementi pisani e il poderoso campanile. Gli unici elementi originali sopravvissuti alla guerra


Durante l'VIII secolo la chiesa venne completamente riedificata mentre il primo nucleo ne divenne la cripta. Nel secolo successivo, intorno all'830, il principe longobardo Sicone effettuò altri lavori che dotarono il luogo di culto di tre navate, separate tra loro da delle solide colonne marmoree di stile classico, rimaste per secoli la principale caratteristica dell'edificio.  


Interno del Duomo di Benevento - ante 1943

Nel X secolo S.Maria de Episcopio divenne arcivescovado, il primo dell'Italia meridionale, mentre nel XIII sec. vennero erette la facciata e il poderoso campanile, ad oggi, gli unici resti originali dell'antica cattedrale. Nel XIV secolo vennero poi aggiunti due amboni opera di Nicola di Monteforte. 

Interno del Duomo di Benevento oggi - notare i frammenti delle colonne originali in primo piano

Nei secoli successivi la cattedrale subì diversi altri interventi che si resero necessari a causa dei terremoti che interessarono la città di Benevento nel 1456 e specialmente nel 1688, quando l'edificio di culto conobbe quasi la rovina totale. I restauri effettuati dal cardinale Vincenzo Maria Orsini (futuro papa Benedetto XIII) fecero assumere alla cattedrale le forme rimaste inalterate fino al 1943, anno in cui la secolare storia di S. Maria de Episcopio venne violentemente cancellata dalla furia della guerra.

Nel Settembre del 1943, l'aviazione americana, nel tentativo di distruggere il ponte Vanvitelli, finì per bombardare il centro storico di Benevento. L'antica cattedrale venne quasi completamente rasa al suolo, eccezion fatta per la facciata e il campanile. Al termine del conflitto si ipotizzò di abbattere anche i resti rimasti in piedi ma, fortunatamente, si decise per una ricostruzione che tenesse conto degli elementi originali sopravvissuti. I lavori iniziarono nel 1950 e terminarono soltanto nel 1965.


Nicola da Monteforte, 1311 Nicola da Monteforte ai piedi del crocifisso, scultura frammentaria in marmo - foto da museicapitolini.org

Nicola da Monteforte, 1311 Madonna con Bambino scultura frammentaria in marmo - foto da museicapitolini.org

Nel corso dell'immane opera di riconoscimento delle opere andate distrutte all'interno della cattedrale, furono purtroppo commesse delle dimenticanze incredibili. Molti reperti danneggiati dai bombardamenti vennero purtroppo lasciati con incuria nei magazzini. Creduti perduti per anni, essi vennero ritrovati, grazie ad un'opera instancabile di ricerca, soltanto nel 1980.
  
Nicola da Monteforte - Leone - 1311 foto da museicapitolini.org

Nello specifico, i primi oggetti ritrovati e conservati subito dopo la guerra furono gli arredi sacri risalenti al pontificato di Benedetto XIII (bellissimo l'ostensorio a raggiera con tracce di corallo).
Tuttavia, per quanto concerne la decorazione degli amboni, si pensava che gli unici pezzi conservati fossero quelli che si trovavano nel museo diocesano. Invece nel 1980 vennero riscoperti tutti i leoni facenti parte dei pergami, più alcune colonne ed altri frammenti di capitelli opera di Nicola da Monforte. Essi sono orgogliosamente esposti nella mostra in svolgimento ai Musei Capitolini e ricordano a tutti i visitatori gli orrori della guerra e l'importanza di preservare e mettere in salvo il nostro patrimonio culturale e artistico dalla follia bellica.

Nicola da Monteforte - Grifo - 1311 foto da museicapitolini.org

Crocifisso spezzato. La scultura fu distrutta nel corso dei bombardamenti del 1943

Arredi sacri del cosiddetto "Tesoro di Benedetto XIII" - foto da pieroeffe 

Ostensorio a raggiera del cosiddetto "Tesoro di Benedetto XIII" - foto da pieroeffe


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