STORIE DI ROMA - LA VILLA "IL VASCELLO" A MONTEVERDE

 




Nell'ambito delle Giornate #FAI di Primavera 2025, sono andato a visitare la cosiddetta Villa Il Vascello ubicata in Via di S. Pancrazio, Monteverde.
La storia di questo incantevole sito inizia nel 1663, quando l'abate Elpidio Benedetti, disegnatore e mercante d'arte ma soprattutto stretto collaboratore del potente legato pontificio in terra di Francia, il cardinale Mazzarino, diede inizio ai lavori della cosiddetta Villa Benedetta nei pressi del Gianicolo e di Porta San Pancrazio.

Disegni originali della villa - dalla mostra dedicata a Plautilla Bricci a Palazzo Corsini (2022)

Disegni originali della villa - dalla mostra dedicata a Plautilla Bricci a Palazzo Corsini (2022)

Disegni originali della villa - dalla mostra dedicata a Plautilla Bricci a Palazzo Corsini (2022)

Disegni originali della villa - dalla mostra dedicata a Plautilla Bricci a Palazzo Corsini (2022)


Benedetti, un canale preferenziale tra il Re Sole Luigi XIV ed il papato, nella realizzazione di molte opere si era spesso avvalso, spesso in forma anonima, delle capacità di Plautilla Bricci, una delle figure femminili di spicco nell'architettura del barocco romano. Plautilla realizzò buona parte dei disegni originari della villa i quali vennero però modificati già nel 1667, quando al progetto originario furono aggiunte, si sospetta per opera di Bernini, ardite bizzarrie barocche. Il risultato finale dava alla villa l'aspetto di un vascello posto sopra uno sperone di roccia.


Per tutto il Settecento la villa assunse la denominazione de "Il Vascello" finchè, nel corso delle sanguinose battaglie combattute in questa zona di Roma tra 1848 e 1849 tra esercito francese e garibaldini in difesa della Repubblica Romana, il complesso venne cannoneggiato e ridotto ad un cumulo di macerie.

Una rara foto dell'originale villa Il Vascello cannoneggiata dopo le battaglie del 1848-49. Foto di Stefano Lecchi (1849) da Wikipedia

Esterno della villa con lo sperone di roccia, risistemazione post 1848


Successivamente Giacomo Medici, collaboratore di Giuseppe Garibaldi, a partire dal 1877, ricostruì una nuova villa nella zona dell'aranciera del complesso originale. Egli, assurto ai ranghi nobiliari proprio col titolo di Marchese del Vascello, non volle però ricostruirlo nelle originarie forme barocche. Anzi, in onore dei suoi soldati che in questa zona avevano combattuto ed erano caduti, inserì nel proprio stemma proprio una raffigurazione del rudere dell'antica villa.
Quella che possiamo ammirare oggi è quindi un edificio di fine Ottocento, acquistato negli anni ottanta del secolo scorso dal Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani che lo utilizza come propria sede. Nello stesso sono oggi presenti molti oggetti e reperti appartenuti a personaggi famosi, tra cui lo stesso Garibaldi ed il Sindaco di Roma Ernesto Nathan, affiliati alla più numerosa loggia massonica d'Italia. Seguirà approfondimento.

La villa vista dal giardino

Giardino - La cupola di S. Pietro sullo sfondo

Simbolo massonico nel giardino

Gonfalone del GOI - XIX secolo

Lapide della villa

Soffitto del salone 

Poncho e copricapo appartenuti a Garibaldi

Paramenti massonici di Ernesto Nathan, Gran Maestro e Sindaco di Roma



Simbolo del GOI

Busto di Ernesto Nathan

Pavimento

Sigilli del GOI















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