L' AREA ARCHEOLOGICA DELL' OSPEDALE SAN GIOVANNI

 


Sono andato a visitare l'area archeologica dell'ospedale San Giovanni Addolorata, un luogo di straordinarie stratificazioni storiche.
Ci troviamo nell'area del Laterano, in epoca romana una zona residenziale di prestigio. Ubicata in una posizione tranquilla ma comunque in prossimità del centro dell'Urbe, in questa zona vi erano molte domus di patrizi o comunque di persone molto facoltose.

Resti del peristilio della Domus di Annio Vero

Vasca con blocco cementizio. Alcune teorie, probabilmente molto dubbie, hanno voluto individuare in questo blocco l'antico basamento della statua equestre di Marco Aurelio



Una di queste era la domus di Annio Vero, marito di Domizia Lucilla, la quale era discendente della famiglia dei Calvisi, noti imprenditori edili del II secolo d.C. Entrambi furono i genitori di Lucio Vero e dell'imperatore Marco Aurelio. Sotto l'odierna corsia Mazzoni dell'ospedale, è possibile visitare i resti del peristilio di questa domus.
In questi ambienti sono degni di nota i resti dei pavimenti marmorei, i resti di una balaustra anch'essa in marmo, una fistula in piombo con il bollo a nome " Domitiae Lucillae" oltre ad una vasca in cui fu rinvenuto un blocco cementizio. Esso è stato ritenuto, dubbiamente, il basamento della statua equestre di Marco Aurelio conservata ai Musei Capitolini la quale, dall'VIII secolo, circa si trovava nei pressi del Palazzo Laterano.

Fistula in piombo con il nome di Domizia Lucilla. Madre di Lucio Vero e dell'imperatore Marco Aurelio, Domizia Lucilla apparteneva alla ricca famiglia dei Calvisii, ricchi imprenditori edili.

Balaustra in marmo



La seconda parte della visita agli ambienti archeologici dell'Ospedale San Giovanni Addolorata riguarda la domus di Domizia Lucilla, madre di Lucio Vero e Marco Aurelio ed appartenente alla facoltosa famiglia dei Calvisii, imprenditori del settore edile.
La particolarità di queste stanze con muratura in opus reticulatum consiste nel trovarsi proprio sotto le moderne strutture ospedaliere.

Resti della domus di Domizia Lucilla con strutture in opus reticulatum, recipienti per la conservazione di vini e olii. Ci troviamo proprio sotto i moderni edifici del'ospedale


Degni di nota i recipienti per la conservazione del vino e dell'olio che sono sopravvissuti fino ai nostri giorni e le strutture riconducibili ad una "Fullonica" (lavanderia) le quali conservano ancora oggi le vasche per il lavaggio. Con molta probabilità , questi ambienti furono riadattati ad altro uso in epoca più tarda (IV-V secolo) come testimoniano i resti di in locale adibito a taberna.

Strutture riadattate a Taberna. All'estremità sinistra del primo fornice è ancora visibile un bancone in marmo

Strutture riconducibili ad una "fullonica" (lavanderia)

Ancora oggi si distinguono bene le vasche per il lavaggio dei tessuti


Dalle tracce di basolato riscoperte in prossimità di questi ambienti, presumibilmente molto più estesi rispetto a quelli che possiamo vedere oggi, gli archeologi hanno ipotizzato che queste domus dovessero sorgere in prossimità di una direttrice dell'antica Via Tuscolana.

Nell' incuria sbucano tracce dell'antico basolato



Nel terzo ed ultimo capitolo della visita agli ambienti archeologici dell'Ospedale San Giovanni Addolorata mi voglio soffermare sulla stratificazione storica delle strutture presenti in quest'area.

Su una struttura databile al I-IV secolo d.C. adibita a magazzini e fornaci, anch'essa ubicata in prossimità di una presumibile direttrice della via Tuscolana, si impiantò la cosiddetta "Cappella Paleocristiana" (non visitabile), successivamente inglobata in altre strutture, Antico Ospedale dell'Angelo ed il suo atrio, a partire dal XIII - XIV secolo. Dalla cappella paleocristiana provengono alcuni affreschi di varia datazione: quelli staccati, purtroppo sbiaditi, risalgono al III - IV secolo. Quelli ancora in loco sono stati datati tra III - V secolo, tra cui spicca l'incoronazione da parte di Cristo dell'imperatore Valentiniano III e della moglie Eudoxia.

Stratificazioni storiche: muro di mattoni risalente al I-IV secolo su cui si impiantano le strutture dell' Antico Ospedale dell'Angelo nel XIII secolo. L'assetto è deturpato dalla cosiddetta "galleria delle salme" del moderno ospedale.

Antico Ospedale dell' Angelo - Atrio del XIV secolo


Molto bella è l'antica farmacia (XV secolo), rimaneggiata nel periodo fascista ma che conserva in particolare antichi affreschi e scaffali con decorazioni in legno intagliato.

Antica farmacia. Molto bello lo scaffale col Cristo in legno intagliato

Speziale in marmo con il Volto del Salvatore, originario stemma dell'Ospedale 

Atrio detto del Giovannoni


Nel portico detto del Giovannoni, l'archeologo che ne provvide alla sistemazione nel 1929, si possono infine ammirare degli splendidi sarcofagi pagani e cristiani.

Arco murato. Molto probabilmente la domus si estendeva oltre i limiti che oggi sono visitabili.

Resti di pavimenti marmorei in opus sectile

Mattone bipedale in argilla con impronta di cane

Colonna del peristilio




Resti della domus di Domizia Lucilla con strutture in opus reticulatum, recipienti per la conservazione di vini e olii. Ci troviamo proprio sotto i moderni edifici del'ospedale


Muro in opus reticulatum - Domus di Domizia Lucilla

Strutture in opus reticulatum - domus di Domizia Lucilla

Strutture in opus reticulatum - domus di Domizia Lucilla

Porzione di mosaico bianco e nero proveniente dalla domus di Domizia Lucilla

Frammenti di affresco della Cappella Paleocristiana

Frammenti di affresco della Cappella Paleocristiana

Frammenti di affresco della Cappella Paleocristiana



Decorazioni pittoriche della volta dell'Antica Farmacia. Come si evince dai fasci littori, esse risalgono agli anni Trenta del XX secolo

Antica Farmacia

Sarcofago strigilato con scene cristiane

Resurrezione di Lazzaro

Rinnegazione di Pietro


VIDEO TIK TOK - SPIEGAZIONE DELLE DUE SCENE DEL SARCOFAGO




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