SPECIALE ARCIMBOLDO - LA STRANA STORIA DELLA FAMIGLIA GONZALES


Lavinia Fontana - Ritratto di Antonietta Gonzalez (1595) - olio su tela - 



Visitando la mostra di Arcimboldo a Palazzo Barberini (leggi il mio post sull'esposizione https://goo.gl/pMG6zF) sono rimasto colpito da due quadri che non sono opera dell'artista lombardo. Almeno uno è attribuito infatti alla pittrice Lavinia Fontana. Le tele ritraggono due bambini: rispettivamente Antonietta Gonzalez (1595) ed Enrico Gonzalez, figlio del peloso Pedro Gonzales (post 1580).
Se dal punto di vista strettamente tecnico questi quadri non posseggono alcuna caratteristica particolare, non passano di certo inosservate le fattezze dei due piccoli protagonisti ritratti, che si dice appartenessero a una nobile famiglia spagnola originaria di Tenerife, appunto i Gonzalez, divenuta famosa nel XVI secolo la particolarità di avere il corpo ricoperto di peli.

Enrico Gonzalez figlio del peloso Pedro Gonzalez

La storia dei Gonzalez è conosciuta a partire dal 1547 quando ad Enrico II di Francia, all'epoca non ancora re, venne donato un ragazzo "peloso" di dieci anni che si chiamava Pedro Gonzalez. Tutte le cronache del tempo ne riportano la singolare caratteristica di avere il corpo ricoperto di peli. Enrico però lo accolse a corte, facendolo studiare ed elevandolo al titolo nobiliare di "Don".
Nonostante pare che Pedro a corte fosse chiamato “Barbet” per via della somiglianza con quella razza canina, Enrico II gli trovò addirittura una moglie, una giovane bellissima di nome Catherine, che gli diede una prole assai numerosa, almeno sette figli, alcuni dei quali pelosi, altri glabri.

Lavinia Fontana - autoritratto autografato- 1579

Dopo la morte di re Enrico e della moglie Caterina de’Medici,i Gonzales si trasferirono a Parma, alla corte di Ranuccio Farnese. Una delle figlie, Antonietta, venne donata alla marchesa Isabella Pallavicini che pare la portasse con se in tutti i suoi viaggi. Enrico, invece, il primo figlio maschio, nel 1595 venne donato alla corte di Odoardo Farnese. Fu proprio qui, che, probabilmente, venne ritratto da Agostino Carracci nel celebre dipinto "Pietro il matto, Arrigo peloso e Amon il nano".

Agostino Carracci - Pietro il matto, Arrigo Peloso e Amon il nano (1598 - 1600)

Nonostante all'epoca fossero chiamati senza troppi complimenti"pelosi" o "selvaggi", o "selvaggi pelosi", i Gonzalez rappresentano probabilmente il primo caso documentato di hypertricosis universalis congenita, nella variante “Ambras syndrome” (dal nome del castello di Ambras nei pressi di Innsbruck - Austria, dove sono conservati diversi ritratti di questa particolare famiglia). La sindrome, rara e scarsamente documentata, si trasmette per via genetica. Il corpo della persona affetta da ipertricosi risulta essere completamente ricoperto di peli sin dalla nascita, tranne nel dorso delle mani, dei piedi, e sulle labbra.
Si narra, in maniera un pò leggendaria e un pò storica, che l'unione tra il capostipite Pedro e la bellissima Catherine, combinato con la promessa di lauti compensi dalla regina Caterina de Medici, rappresentò l'inizio del mito moderno della Bella e la Bestia. Infatti si racconta che la giovane, una volta conosciuta l'identità del marito, svenne di paura ma che Pedro si rivelò invece un marito dolce e un padre premuroso e affabile.
Tra verità e leggenda abbiamo però una certezza: i quadri e le loro storie non finiscono mai di stupirci.

Anonimo - mezzobusto di Pedro Gonzalez


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