PILLOLE ICONOGRAFICHE - LE AUREOLE INTRECCIATE DEI SS. SERGIO E BACCO





Qualche giorno fa ha destato molto clamore il rinvenimento, avvenuto in un'antichissima chiesa Cristiana - Assira sita nella città di Urmia in Iran, di alcuni resti mortali attribuiti ai Santi Sergio e Bacco. La scoperta ha subito assunto toni trionfalistici perchè da 1500 anni queste sacre reliquie risultavano essere introvabili


Sergio e Bacco, a detta dell'agiografia cristiana, erano due militari stanziati in Oriente e dalle fonti si evince una loro posizione di prestigio all'interno della corte di Massimino Daia (285 - 313 d.C.). Probabilmente i due dovevano avere anche diversi nemici che rivelarono, fatalmente e senza troppi scrupoli, la loro appartenenza alla fede cristiana. Inevitabile, per Sergio e Bacco, fu il martirio che, sempre secondo i racconti agiografici, sarebbe avvenuto in Siria durante la grande persecuzione di Diocleziano (303-305). 



In merito alle ultime ore dei due martiri, le "Passiones" ci descrivono in maniera nitida alcuni avvenimenti drammatici quanto particolari: Bacco sarebbe stato flagellato a morte, mentre Sergio sarebbe stato costretto a fare il giro dei castra della zona camminando con chiodi confitti nei piedi, e infine sarebbe stato decapitato. Ma la cosa più "fuori schema" che non compare in nessun racconto martiriale e che balza immediatamente agli occhi di chi legge, è che i due militari, prima di essere separati ed uccisi in due castra differenti, furono fatti sfilare di fronte al popolo vestiti in abiti femminili e costretti a subire ogni tipo di umiliazione dalla folla inferocita. 

Secondo lo storico John Boswell, fautore di una tesi su cui il dibattito è ancora in corso (e spesso con toni molto accesi), questo inusuale tipo di vessazione subita avrebbe rappresentato l'inequivocabile segnale di un rapporto d'amore tra i cristiani Sergio e Bacco, il quale, una volta venuto alla luce, sarebbe stato esposto al pubblico ludibrio. 



E qui entriamo in gioco noi con le "Pillole Iconografiche" in quanto la tradizione figurativa ha spesso rappresentato i due santi con le aureole intrecciate e non divise, come se, a detta di Boswell, nel corso dei secoli si sia voluto far delicatamente sottintendere un rapporto amoroso tra i protagonisti del nostro post. Pur muovendosi questa tesi su un limes tanto affascinante quanto labile, è però curioso citare quanto riporta una fonte diretta ossia "La Passio antiquior Ss. Sergii et Bacchi" in cui Sergio è tout court descritto in lingua greca come "o glykys hetairos kai erastes" (il dolce compagno e amante) di Bacco. 

Il culto di Ss Sergio e Bacco fu comunque amplissimo in tutto l'Oriente come ancora oggi ci testimoniano le tante chiese erette in loro onore in Siria e in Turchia. Anche Roma non è stata esente dalla loro venerazione, tant'è che nel rione Monti è presente un luogo di culto intitolato ai due martiri fin dall' VIII secolo (Oratium sanctorum Sergi et Bacchi quod ponitur in Calinico) oggi conosciuto col nome di Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, chiesa nazionale degli Ucraini, a memoria di due santi che, senza alcun dubbio, hanno portato concordia tra molte persone.



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