MINUTE VISIONI - Micromosaici Romani del XVIII e XIX secolo dalla collezione Ars Savelli


Sospesi tra fine artigianato e sopraffina forma d'arte, i micromosaici hanno rappresentato il simbolo di un'epoca: quella compresa tra la fine del Settecento e buona parte dell'Ottocento. La tecnica detta del mosaico minuto o micromosaico si sviluppa proprio a Roma al termine del XVIII secolo quando il mosaicista Giacomo Raffaelli inventa un composto che poteva essere filato e trasformato in bacchette da cui si potevano ricavare delle micro tessere per eseguire mosaici anche su piccoli oggetti d'uso quotidiano.

Questa nuova tecnica diventò con il tempo una vera e propria forma d'arte che finì per rappresentare l'impianto decorativo di piatti, tabacchiere e portaoggetti fino alla creazione di veri e propri quadri. Il periodo d'oro del micromosaico fu principalmente l'epoca Romantica, quando la fioritura di piccole immagini mosaicate avente come tema i monumenti più famosi di Roma o scene agresti della campagna romana accompagnava la vita e i ricordi dei giovani nordeuropei scesi in Italia per effettuare il cosiddetto Grand Tour, anche se la produzione fu assidua fino a tutto il XIX secolo.


Nella piccola ma ben curata mostra allestita al Museo Napoleonico di Roma avrete occasione di vedere con i vostri occhi alcuni mirabili esempi di micromosaico. Ve la consiglio senza troppi giri di parole in quanto queste micro opere d'arte vi lasceranno letteralmente a bocca aperta.







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