50 SFUMATURE DI GRIGIO: MANTEGNA E LA "GRISAILLE"

Andrea Mantagna - Sacrificio di Isacco 1490-95 ca - Vienna - Kunsthistorisches Museum

Un capolavoro inestimabile della nostra arte è questa raffigurazione della scena biblica del Sacrificio di Isacco. Risalente intorno agli anni 90-95 del Quattrocento, e in passato oggetto di molte discussioni sull'attribuzione diretta o parziale ad Andrea Mantegna, appare subito a prima vista come un'opera sublime. Le figure riprodotte appaiono come marmoree su uno sfondo di pietra verde.
In realtà il colore usato è soltanto uno, il grigio, variato nelle sue varie gamme di tonalità sfruttando con sapienza l'uso delle luci e delle ombre. La cosiddetta tecnica della grisaglia o "grisaille" alla quale l'artista accompagna una fine conoscenza della prospettiva. 


Isacco - particolare

Mantegna riesce però a spingersi oltre conferendo a questa composizione un pathos degno dell'episodio biblico in cui si sta per compiere il gesto più doloroso che un padre possa compiere. Le espressioni dei volti, la rassegnazione del giovane Isacco, quasi perduto in un sonno da cui non può destarsi. Una natura rigogliosa la quale, nonostante il dramma che sta vivendo il padre, continua imperscrutabilmente il suo corso. La mano dell'angelo che sta per porre fine, con un gesto quasi magnanimo, di accettazione, alla prova a cui è stato chiamato Isacco. Una prova che prefigura il sacrificio di Cristo. Quel gesto ci appare come cristallizzato, immobilizzato nell'eternità, come se Mantegna avesse voluto tramandarne l'importante significato attraverso l'imperscrutabile scorrere del tempo.

Nonostante la disparità di vedute sull'attribuzione dell'opera, il Sacrificio di Isacco è comunque messo in stretta relazione su un'altra "grisaille" attribuita alla scuola di Andrea Mantegna, e sempre conservata a Vienna, il Davide, che pubblico a conclusione di questo post a cui spero, nel prossimo futuro, di poter dedicare un doveroso approfondimento.  




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