Modena





Il post è frutto di un' inaspettata due giorni a Modena. 48 ore molto interessanti trascorse in mezzo ai sapori della vera provincia italiana. Pur non essendo tra le mete più famose del nostro turismo, la città della Ghirlandina riesce a stupire il visitatore che vi arriva per la prima volta grazie ai suoi monumenti ricchi di storia, alla sua rustica eleganza, alla cordialità dei suoi abitanti e, dulcis in fundo, agli inimitabili sapori della cucina emiliana. Una città  solare per vocazione ma che, incamminandovi sotto i portici, è in grado di rivelare anche una sorprendente anima noir. Specialmente di notte o d'inverno quando la neve e la nebbia, insinuandosi tra le tante arcate del centro storico, possono farvi rivivere l'atmosfera misteriosa di un film di Pupi Avati. Una città la cui fama non è legata solamente ai nomi di Enzo Ferrari o di Luciano Pavarotti ma anche al fatto di possedere un centro storico patrimonio umanitario dell'Unesco dal 1997.
Una città comunque da visitare nuovamente magari durante l'inverno e, comunque, con un altro paio di giorni a disposizione.

IL DUOMO

Il candore dei suoi marmi e il verticalismo della Ghirlandina (la torre campanaria) rendono visibile il duomo di Modena a distanza di kilometri. Ma è solamente entrando nella raccolta Piazza Grande che questa gemma dell'arte italiana, la cui costruzione ebbe inizio nei primi anni del XII secolo grazie all'opera degli architetti Lanfranco e Wiligelmo e ultimata soltanto 200 anni dopo con l'innalzamento del campanile, si mostra in tutta la sua maestosa eleganza.
Tra le opere più importanti da vedere sono i pannelli con storie bibliche scolpiti da Wiligelmo. Per una totale visione del complesso vi rimando ai seguenti link:

http://it.wikipedia.org/wiki/Duomo_di_Modena
http://www.duomodimodena.it/



I tre pannelli di Wiligelmo con storie della Genesi












































       

CHIESA DI S. VINCENZO


Molto bella, si trova in Corso Canal Grande.Eretta nel 1617 su una chiesa precedente di cui si hanno notizie già dal Duecento. Attribuita erroneamente al grande architetto modenese Guarino Guarini, il quale nacque però sette anni più tardi. In realtà l'esecuzione della chiesa fu affidata a Paolo Reggiano e in seguito a Bernardo Castagnini, con cui il giovane Guarini forse collaborò. La chiesa è impreziosita da una tela di Guercino (nella prima cappella a sinistra) e dagli affreschi di Sigismondo Caula(con architetture dipinte di Sebastiano Sansone), raffiguranti le vite dei santi Vincenzo e Gaetano di Thiene, fondatore dell'ordine dei Teatini a cui la chiesa era stata affidata (la cupola, affrescata dallo stesso Caula e Tommaso Costa, è stata distrutta durante la guerra in un bombardamento).San Vincenzo è la sede dei monumenti funebri dei duchi estensi. Pezzi forti di questa chiesa sono il tabernacolo e l'altare seicentesca.

Il tabernacolo della chiesa di S.Vincenzo
















IL MUSEO DELLA FIGURINA

Per gli appassionati di figurine, il binomio Modena - Panini non può passare inosservato. Per questo abbiamo deciso di fare una capatina al Museo della Figurina, in Corso Canalgrande 103 presso lo storico Palazzo S.Margherita che, assieme a questo spazio ospita la Biblioteca Delfini e la Galleria Civica.



Il Museo nasce nel 1961 su iniziativa dei Fratelli Panini e nel 1992, dopo aver rivestito per anni il ruolo di museo dell'azienda, è stato donato al Comune. Al 2006 risale invece l'apertura del polo odierno.

Calciatori, anime giapponesi, band musicali e tanti altri stickers di ogni tipo risalenti agli anni 80 e 90 sono il pezzo forte di questo museo tutto particolare che naturalmente, nel suo catalogo, offre una completa storia della figurina moderna che, divisa in grandi pannelli mobili che si sfogliano come un grande album, risale alle origini fino ai calendarietti francesi ed inglesi di fine ottocento.


Gli armadi espositori del museo della figurina di Modena








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