IL PROGETTO "SIDERARE" NEL FORTE PORTUENSE













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I FORTI DI ROMA: TESTIMONI SILENZIOSI DI UN'EPOCA


Nascosti dal traffico o dalla vegetazione infestante, sono dei veri e propri testimoni silenziosi di un'epoca ai quali, probabilmente, la maggiorparte di noi non presta la debita attenzione. Stiamo parlando dei forti di Roma, strutture edificate nel corso degli ultimi trent'anni del XIX secolo con l'obiettivo di difendere la nuova Capitale d'Italia da un eventuale attacco nemico.

Cerchiamo di fissare in poche righe il contesto storico: nel 1870 Roma e il Lazio vengono annessi al Regno d'Italia. Quasi immediatamente, la politica del tempo si pose il problema di come difendere la nuova Capitale dello stato sabaudo da eventuali attacchi nemici. Così, nel 1877, furono dichiarate di pubblica utilità le opere del Campo Trincerato di Roma, un sistema di 18 edifici fortificati (compresi tra forti e batterie) dislocati sulle vie consolari. Il sistema era posto a 4-5 km dal perimetro delle antiche mura aureliane e formava un anello di circa 37 km. La distanza tra ogni edificio fortificato era più ravvicinata nella parte occidentale della città, punto in cui, all'epoca, si riteneva più probabile un attacco nemico. I lavori iniziarono nel 1877 con la costruzione del Forte di Monte Mario e terminarono nel 1891 con l'edificazione del Forte di Monte Antenne. L'intera cinta fortificata fu ultimata nel 1905.


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L'utilità di queste costruzioni alla difesa di Roma ebbe però vita relativamente breve. Già all'inizio della Prima Guerra Mondiale, essendo nota la loro obsolescenza ed essendosi rapidamente sviluppate nuove concezioni nell'edificazione delle strutture militari, i forti iniziarono ad essere utilizzati dal Ministero della Guerra come depositi o come parte di nuove caserme. Successivamente, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, alcuni forti saranno impiegati per l'installazione di postazioni di artiglieria contraerea. Negli anni sessanta del XX secolo queste strutture saranno destinate dal Piano Regolatore a Zona N - Parco Pubblico. Non poche saranno le difficoltà dovute alla sdemanializzazione dei beni nonchè ai costi di bonifica e di recupero di molte strutture finite, con gli anni, nel dimenticatoio, nell'abbandono e nel degrado.

Attualmente, di questa poderosa cinta fortificata, rimangono tutte e 18 le strutture.


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IL FORTE PORTUENSE

Coperto da una fitta coltre di vegetazione, il Forte Portuense è una presenza tanto massiccia quanto nascosta e silenziosa, che forse molti abitanti del vicino quartiere di Villa Bonelli non hanno avuto ancora il piacere di conoscere. Eppure questo fortilizio fa parte della zona fin dal 1877, anno in cui ne fu iniziata la costruzione con l'obiettivo di difendere la zona della via Portuense fino al Casaletto a Santa Passera e a Tor di Valle.

Oscurità, mistero, silenzio e un indefinibile sensazione di pace (il colmo, trovandoci in un fortilizio militare) ci fanno diventare esploratori di una struttura che attualmente è stata in gran parte recuperata grazie ai restauri effettuati negli ultimi anni ma non definitivamente liberata dal rischio di finire nuovamente preda degli insidiosi artigli del degrado.

A tal proposito riteniamo buona cosa limitarci con le parole e far parlare le immagini di questa piccola photogallery sul Forte Portuense. 



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IL PROGETTO SIDERARE NEL FORTE PORTUENSE 

L'occasione per accedere al Forte Portuense, ci è stata fornita dal progetto "Siderare" ideato da
Fondazione Volume! nell'ambito del format Crosswise, il cui programma all'interno di questa struttura, facente parte del cartellone Estate Romana 2014 di Roma Capitale, si articola nelle giornate del 17-18-19 Luglio e 26 Settembre. In particolare, nel programma della giornata di Sabato 19 Luglio, si è svolta la visita guidata all'interno del Forte Portuense, organizzata dal gruppo di studio interdisciplinare Progetto Forti in collaborazione con il Municipio Roma XI Arvalia e tenuta dall' Arch. Simone Ferretti, durante la quale sono state scattate le foto qui postate. La struttura, nel corso degli ultimi anni, è stata oggetto di restauri che l'hanno tolta dallo stato di totale abbandono permettendone, al momento, la visita e lo sviluppo di attività culturali.


To be continued....

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FONDAZIONE VOLUME!
Nasce nel 1997 come associazione culturale no profit. Scopo della fondazione culturale è quello di sostenere l'idea pubblica di cultura, di ripristinare un dialogo con l'arte capace di includere fertili relazioni con altri ambiti culturali.
Sito: www.fondazionevolume.com

PROGETTO SIDERARE
Nasce dalla volontà di sollecitare e promuovere una commistione tra le arti e di costruire uno scambio profondo tra operazione artistica e luogo architettonico. Questo principio di reciprocità costituisce l'identità culturale di Fondazione Volume! che col format Crosswise si muove in contesti urbani legandosi a musica, fotografia e video. Nel caso di Forte Portuense il motivo che ha ispirato l'intera operazione e la scelta della location è il film Stalker del regista russo Andrej Tarkovskij.

PROGETTO FORTI
E'un gruppo di studio interdisciplinare formato da liberi professionisti con l'obiettivo di concorrere attivamente al recupero e al riuso dei forti.
Sito: www.progettoforti.it

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