Live: Luca Sapio
Live@Radio 2 Live – 18 Aprile 2013
Il curriculum di Luca Sapio è uno di quelli giusti: studi di
canto al conservatorio di Frosinone, notevole esperienza in fatto di “throat
singing” ed “umbo weti”, sperimentalismi vocali in chiave jazz che lo hanno
portato anche nella lontana Repubblica di Tuva.
Anche in fatto di collaborazioni non si scherza: il nostro è stato cantante nell’ultima formazione degli Area con Giulio Capiozzo, cantante nei Quintorigo oltre a vantare addirittura una join venture con Juliette Lewis nell’album “English Garden”. Per finire, tanti anni passati negli USA a suon di musica e ricerca stilistica.
Poi l’incontro con Charles Bradley e Thomas Brenneck della Menahan Street Band, già scout di Mary J.Blidge e Amy Winehouse, ed il soul made in Italy è realtà con l’album Who Knows, premiato addirittura con il PIMI 2012 ed il Premio SIAE per il miglior disco indipendente.
Anche in fatto di collaborazioni non si scherza: il nostro è stato cantante nell’ultima formazione degli Area con Giulio Capiozzo, cantante nei Quintorigo oltre a vantare addirittura una join venture con Juliette Lewis nell’album “English Garden”. Per finire, tanti anni passati negli USA a suon di musica e ricerca stilistica.
Poi l’incontro con Charles Bradley e Thomas Brenneck della Menahan Street Band, già scout di Mary J.Blidge e Amy Winehouse, ed il soul made in Italy è realtà con l’album Who Knows, premiato addirittura con il PIMI 2012 ed il Premio SIAE per il miglior disco indipendente.
La registrazione è stata eseguita negli USA totalmente in
analogico con strumenti vintage e, sinceramente, devo dire che la qualità sonora
è notevole. Il live: i fiati, specie in questo genere musicale, hanno sempre il
loro inguaribile fascino. Luca alla voce non si risparmia e nemmeno gli altri
musicisti ma la mia personale sensazione resta come quella di trovarsi di
fronte a qualcosa che dovrebbe esplodere, graffiare, erodere ma che alla fine
non riesce a tirare fuori il succo il selvaggio succo delle radici black music.
Luca Sapio, nel corso della lunga intervista concessa ai
conduttori della trasmissione tra le varie fasi del live, ha però ricordato che
Bradley e Brenneck hanno scommesso su una sonorità soul di derivazione italica,
per cui, magari, quanto detto sopra potrebbe risultare una personale
interpretazione legata più che altro ai classici del genere e alla mania di guardare al passato piuttosto che al futuro.
Pertanto la cosa più saggia, in questi casi, mi sembra quella di riascoltare.
Pertanto la cosa più saggia, in questi casi, mi sembra quella di riascoltare.
Quindi…
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