MOSTRE: "NEL NOME DI SAN FRANCESCO"

 

 



Ho visitato la mostra "Nel nome di San Francesco", che si snoda all'interno della chiesa di San Francesco a Ripa fino al 29 Febbraio. Consiglio di andarci perchè si tratta di una chiesa famosissima per la Berniniana Estasi della Beata Ludovica Albertoni ma anche per visitare alcuni ambienti, normalmente di non semplice accesso, quali la cosiddetta cella di San Francesco, la tomba di Giorgio de Chirico e parte del chiostro ultimamente restaurato. Ho poi trovato molto interessanti i pezzi presenti in esposizione. Insomma una bella esperienza

La CELLA DI SAN FRANCESCO - Questo antico ambiente faceva parte dell'Ospizio di San Biagio, un ospedale per malati incurabili che in epoca medievale sorgeva sul sito dell'odierna chiesa. In questo luogo San Francesco soggiornò durante le sue visite romane in cui presentò la Regola del proprio ordine a papa Innocenzo III.        

L'ALTARE IN RADICA DI NOCE è opera di FRA BERNARDINO DA JESI (XVII secolo) mentre la pala raffigurante il Poverello di Assisi è opera di Margheritone d'Arezzo (XIII secolo). Essa è molto importante perchè si tratta di una delle prime raffigurazioni del santo  
 
IL SAN FRANCESCO DI MARGHERITONE DA'AREZZO (XIII secolo) è una delle prime raffigurazioni del santo. Nel suo sguardo si concentra tutta la sua vicenda esemplata nella croce di Cristo che tiene in mano  


Fra Tommaso da Spoleto nel 1708 ideò un meccanismo applicato all'altare: un'apertura seriale delle porticine dell'altare ligneo che mostrano una notevole quantità di reliquie. Esse appartengono ai più importanti santi francescani che fanno così da corollario alla preziosa pala. Nel reliquiario sulla sinistra è conservato un frammento del cilicio appartenuto al Poverello di Assisi

Particolare della finissima lavorazione del drappo dell'altare ligneo

Oltre questa piccola grata è visibile una pietra che la tradizione ci ha consegnato come il "cuscino" su cui Francesco posava il capo durante il sonno

Iscrizione che indica la posizione del giaciglio di San Francesco all'interno della cella 

Gian Lorenzo BERNINI - Estasi della Beata Ludovica Albertoni (1674) - Cappella Altieri - S. Francesco a Ripa
La tela sullo sfondo è opera di Giovanni Battista Gaulli detto IL BACICCIO (1639-1709) ed è correlata alla scultura in quanto raffigura una scena in cui sono raffigurate S.Anna, la Vergine ed il Bambino.

Gian Lorenzo BERNINI - Estasi della Beata Ludovica Albertoni (1674) - Cappella Altieri - S. Francesco a Ripa

FRA EMANUELE DA COMO (1625-1701) Storie di San Francesco - Gli affreschi, ubicati nei locali dell'ex convento di San Francesco a Ripa sono stati recuperati di recente grazie all'operato di vari enti tra cui la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, il Segretariato Regionale del MiC per il Lazio e il Centro Culturale Aracoeli dei Frati Minori. Le pitture non sono state visibili al pubblico per moltissimi decenni in quanto vennero prima destinati a caserma e poi a ricovero di sfollati durante la guerra. Oggi, parte di quei locali sono stati riconsegnati ai Frati Minori a scopo biblioteca e la mostra in questione ne rappresenta l'inaugurazione. 

Fra Emanuele da Como completò la maggior parte delle scene del ciclo pittorico intorno al 1686

FRA EMANUELE DA COMO -  il grande affresco dell’Approvazione della Regula Bullata al cospetto di papa Onorio III. Le espressioni dei dignitari pontifici, raccolti intorno a papa Onorio III e a S. Francesco, trasmettono una spiritualità devozionale coniugata con un vivido plastico carattere.

MAESTRO DEL DOSSALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA (settimo decennio del XIII secolo) San Francesco - Tempera su tavola - Orte Museo d'arte sacra
La tavola a sfondo dorato con l'immagine del santo è contornata da quattro scene di miracoli ai quattro lati della stessa: in alto le stimmate a sinistra, la Predica agli uccelli a destra, in basso Il pesce mutato in cappone e le Stimmate che vanno e vengono


CENNI DI PEPE detto CIMABUE (1240/50-1301/02 ca) San Francesco d'Assisi - Tempera su tavola senza preparazione
Assisi - Santa Maria degli Angeli museo della Porziuncola - La tavola di Cimabue raffigura le fattezze del santo che, secondo la critica, sarebbero quelle più prossime al reale. Parte della critica ritiene inoltre che, in assenza di preparazione, questa tavola sarebbe stata addirittura la copertura della cassa in cui furono deposte le spoglie mortali di Francesco prima della traslazione definitiva nella basilica di Assisi.    





AMBITO ROMANO - S.Francesco in preghiera - primi decenni secolo XVI - olio su tela Roma - Convento S.Maria in Ara Coeli - Il convento romano di S.Maria in Ara Coeli rappresenterà tra il XIII ed il XIX secolo il fulcro dell'azione dell'Ordine Francescano al quale spetta ancora oggi la gestione dei Luoghi Santi di Palestina. La tela in questione che raffigura il santo in preghiera proviene proprio dal monastero capitolino. Non a caso, il celeberrimo Bambino dell'Ara Coeli, venne scolpito nel XV secolo sul legno di olivo dell'orto dei Getsemani di Gerusalemme. 





Tavola di uso conventuale per devozione interiore sec XVIII e Matrice in rame dello Stemma dell'Ordine Francescano - Roma Archivio Prov.Aracoeli Storico

Reliquiario del Monogramma di Cristo di S.Bernardino da Siena (?) - XV secolo

AMBITO UMBRO SABINO - S.Francesco in lacrime 1588 - olio su tela - Greccio Convento San Francesco - Una delle raffigurazioni più popolari nella tradizione umbro-laziale è quella del San Francesco piangente. Storicamente è accertato che il santo subì a Fontecolombo (Rieti) un intervento di cauterizzazione agli occhi e che era spesso soggetto a lacrimazione degli stessi. L'immagine della dolorosa partecipazione del Poverello d'Assisi alla Passione di Cristo si tramandò iconograficamente per molti secoli.   

Sidival FILA - Regola di San Francesco d'Assisi (2023) - stampa in tela su telaio. Collezione dell'artista - Il francescano brasiliano Sidival Fila, operante nel convento romano di San Bonaventura al Palatino, riflette sul senso che la Regola riveste nel mondo odierno. Essa si presenta come un testo illeggibile la cui attenzione è posta sul significato spirituale, contenuto che, guardando oltre il testo stesso, ne costituisce il fondamento e l'esistenza.




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