MOSTRE: CARAVAGGIO E GOYA A CONFRONTO AI MUSEI CAPITOLINI

 




Nella sala Santa Petronilla dei Musei Capitolini sono stati affiancate due tele meravigliose: "La Buona Ventura" (1597), tela del Caravaggio ed "Il Parasole" (1777), capolavoro giovanile di Francisco Goya. Le analogie e le novità iconografiche rivoluzionarie di queste due tele così distanti tra loro nel tempo (180 anni circa) sono davvero tante.
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Entrambe rappresentano scene di vita quotidiana di una donna ed un uomo.
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Sono entrambe opere del periodo giovanile dei due artisti.
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Entrambe le protagoniste femminili, la Maja di Goya e la zingara di Caravaggio, sono donne del popolo. Entrambe si mostrano nel pieno della loro bellezza giovanile in un seducente gioco fatto di sguardi.
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I giochi di luce rivestono in entrambe le tele un ruolo fondamentale. Nell'opera di Goya è proprio il Parasole a creare questi effetto sul volto della giovane e sul braccio del suo spasimante. In quella di Caravaggio, non ancora giunto al pathos dei contrasti tipici delle sue opere più mature, lo sfondo chiaro, indefinito, lambito dalle ombreggiatura, riesce a fare concentrare l'occhio dello spettatore unicamente sugli sguardi dei due giovani e sulla scena rappresentata.
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Tutte e due le opere, a mio parere, suggeriscono il tema della giovinezza e della fugacità della stessa. In un attimo, quasi con una delicata carezza, la zingara sottrae l'anello al proprio avventore mentre nel parasole di Goya, il ramo piegato dal vento che sta portando le nuvole nella serena giornata dei due protagonisti, ci ricorda che la giovinezza è la bellezza sono ineluttabilmente destinate a dissolversi nel tempo.
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La tecnica pittorica del colore steso sulla tela, gli effetti di luce ottenuti col bianco di piombo oltre al gioco degli sguardi potrebbero far pensare che Goya, il quale conosceva la pittura rinascimentale veneziana, di Tiepolo e quella francese e che visse a Roma tra il 1770-1771 frequentando la Scuola del Nudo in Campidoglio, ove era già conservata La Buona Ventura, possa magari aver incrociato incrociato la tela di Caravaggio in un magico gioco di incastri artistici











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