APPROFONDIMENTO: CHIESA DI SAN GIACOMO DEGLI SPAGNOLI

 


BREVE STORIA

Essendo questo un post di approfondimento, non mi dilungo sulle vicende generali della chiesa ed incorporo direttamente il post dalla pagina Facebook che è possibile leggere qui. Riassumendo brevemente, in epoca imprecisata probabilmente tardoantica, su parte dell'area che insisteva sulle strutture dello Stadio di Domiziano, venne eretto un oratorio dedicato a S.Andrea, Successivamente, verso la fine del XV secolo, l'oratorio, ormai molto deteriorato, venne ingrandito e trasformato in chiesa con annessa una struttura conventuale. Alcuni interventi effettuati in questa fase furono promossi da papa Alessandro VI Borgia, nato in Spagna. Nel 1500 papa Leone X Medici fece risistemare totalmente la struttura trasformandola nel luogo di culto odierno. Fu avviato un grande cantiere a cui lavorarono artisti del calibro di Antonio da Sangallo, Jacopo Sansovino e Pellegrino Aretusi da Modena. Dall'epoca rinascimentale, questo luogo di culto rivestì il ruolo di chiesa nazionale di Spagna con il nome di San Giacomo degli Spagnoli. Poi, a partire dal XVIII secolo, quando l'impero di Spagna iniziò un inesorabile e lento declino, anche l'edificio cadde nell'oblio. Alla fine dell'Ottocento, fu ridotto infatti ad un deposito di legna. La situazione mutò quando la chiesa riassunse le proprie funzioni con l'intitolazione attuale ma nel 1936, i lavori per l'allargamento dell'antica Via della Sapienza (oggi Corso Rinascimento), ne decretarono l'inversione del presbiterio ed il taglio sia dello stesso sia dell'ingresso su quella strada. Nell'occasione venne abbattuta anche la cappella Herrera, celebre per gli affreschi di Carracci e dei suoi allievi, tuttavia precedentemente staccati intorno al 1830.   





LE FACCIATE DELLA CHIESA

La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli aveva ed ha ancora oggi due ingressi: uno su Piazza Navona, l'altro sull'attuale Corso Rinascimento, entrambi molto differenti da come apparivano qualche secolo addietro. Per ricostruire la situazione posto alcune foto scattate alla mostra "Annibale Carracci: gli affreschi della Cappella Herrera", allestita ad inizio 2023 a Palazzo Barberini:

Gaspar Van Wittel (1652-1736) - Veduta di Roma con Piazza Navona - olio su tela - collezione Sanpaolo Gallerie d'Italia Napoli. Il celebre vedutista olandese dipinse più volte la piazza tra il 1688 ed il 1721. La facciata della chiesa di San Giacomo degli Spagnoli è visibile sulla destra. Il contesto architettonico sembra essere alquanto differente da quello odierno.  

Ferdinando FUGA (1699-1782) - veduta della facciata di San Giacomo degli Spagnoli verso Piazza Navona (1746). Nel 1746, il celebre architetto Ferdinando Fuga progettò il solenne apparato funebre per i funerali del re di Spagna Filippo V. Questo inchiostro acquerellato di Fuga fa parte di una serie di disegni preparatori che ci aiutano a capire meglio quali fossero le fattezze, seppur mascherate dagli apparati funebri, della chiesa. Nell'ingresso verso piazza Navona sono visibili, come oggi, i tre ingressi. Tuttavia i due finestroni ed i contrafforti, visibili anche sulla tela di Van Wittel, oggi non vi è più traccia. La facciata, conforme allo stile delle vedute dell'epoca, è estraniata dal contesto ed isolata tra i ruderi.  

Ferdinando FUGA (1699-1782) veduta della facciata di San Giacomo degli Spagnoli verso Via della Sapienza (1746) - Ecco l'ingresso sull'antica Via della Sapienza, del quale oggi non rimane più nulla ad eccezione delle cornici marmoree di fine XV secolo opera di Pietro Torregiani.

Nel 1936, l'ingresso su via della Sapienza venne tagliato per consentire l'allargamento della strada oggi denominata Corso Rinascimento. Nelle demolizioni scomparve anche la Cappella Herrera. Oggi la facciata al luogo di culto, totalmente anonima, mantiene il suo legame con il passato solamente tramite le cornici marmoree degli ingressi. 



LA CAPPELLA HERRERA


Nel 1602 il banchiere castigliano Juan Enriquez DE HERRERA (1539-1610 circa) un protagonista della scena finanziaria internazionale del tempo, si fece costruire la propria cappella nella chiesa e ne affidò la decorazione ad Annibale CARRACCI.
Il maestro bolognese aveva da poco completato il ciclo di affreschi della galleria di Palazzo Farnese e realizzò i cartoni per l'esecuzione degli affreschi in collaborazione con Francesco ALBANI, uno dei pittori della sua cerchia. Colpito da una grave malattia tra 1604 e 1605, Carracci demandò il lavoro all'Albani pur mantenendone la supervisione. 

Quando la chiesa di San Giacomo degli Spagnoli iniziò un lento ed inesorabile declino, i diciannove affreschi della cappella Herrera vennero rimossi tra 1833 e 1836 e trasferiti, assieme alla pala d'altare, nella chiesa di S.Maria in Monserrato, anch'essa legata alla corona spagnola. Nel 1850 i dipinti vennero trasferiti in Spagna e divisi tra Barcellona (nove oggi conservati al Museo Nacional d'Art de Catalunya) e Madrid (sette oggi conservati al Prado). La pala d'altare è rimasta a S.Maria in Monserrato. Degli altri tre dipinti, invece, non si conosce l'ubicazione

Tra 2022 e 2023, l'impianto decorativo della cappella Herrera è stato ricostruito ed esposto a Madrid, Barcellona e Roma (Palazzo Barberini) per poter comprendere nel suo insieme lo schema concepito  da Carracci ed eseguito dai suoi collaboratori.. con il taglio della chiesa eseguito al fine di consentire l'allargamento di Via della Sapienza, oggi Corso Rinascimento.


Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Gli Apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona - L'affresco, insieme all'Assunzione della Vergine (sotto), si trovavano all'esterno della cappella sopra l'arco di ingresso. Questa scena venne eseguita interamente dall'Albani 

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Assunzione della Vergine - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona - Probabilmente fu il primo affresco ad essere eseguito prima che la malattia minasse la salute di Carracci. L'Assunzione richiese cinque giorni di lavoro, per gli Apostoli intorno al sepolcro ne necessitarono otto.

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Assunzione della Vergine - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Gli Apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Gli Apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona

Francesco ALBANI - Padre Eterno - 1604-5 - affresco trasferito su tela - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona  - L'affresco decorava la lanterna della cappella, uno spazio angusto che portò Carracci a cedere l'esecuzione all'allievo. I capelli ricci e gli occhi spalancati sono tratti caratteristici delle fisionomie di Albani.  

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - Il ristoro miracoloso - 1604-5 - Madrid, museo del Prado - La scena raffigura San Diego e un confratello lungo il cammino per Sanlucar de Barrameda (Cadiz). I due chiesero aiuto ai passanti per il loro sostentamento senza ricevere aiuto. Allo stremo delle forze videro sul ciglio della strada pane,pesce,un'arancia e una caraffa di vino lasciati per loro da un angelo. Le teste dei due viandanti sono state attribuite con certezza a Carracci 

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - San Diego salva il fanciullo addormentato nel forno - 1604-5 - Madrid, museo del Prado - L'episodio narra la storia di un fanciullo che per sfuggire la punizione materna si nascose in un forno per il pane e vi si addormentò. La mattina seguente la madre accese il forno ed il fanciullo, svegliatosi tra le fiamme, iniziò a piangere. San Diego accorse e disse alla donna di pregare la Vergine di Siviglia che compì il miracolo e il fanciullo fu così salvo. 

Francesco ALBANI- Guarigione di un giovane cieco - 1604-5 - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona  - 

Sisto BADALOCCHIO- Predica di San Diego 1604-5 - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona  - La composizione si ispira al cartone di San Paolo che predica ad Atene per la Cappella Sistina anche se le fonti del Seicento attribuiscono a Badalocchio scarsa abilità nella pittura a fresco. 


Francesco ALBANI- Guarigione di un giovane cieco 1604-5 - Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona  -

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - San Diego riceve il saio francescano - 1604-5 - Madrid Museo del Prado

Francesco ALBANI - Miracolo delle rose - 1604-5 -  Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona - La scena narra l'episodio della trasformazione in rose dei pani che San Diego, contravvenendo ad un divieto dei suoi superiori in quanto nel suo convento scarseggiava il pane, stava distribuendo ai poveri. L'opera è attribuita interamente all'Albani.  

Francesco ALBANI -  - 1604-5 -  Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona - L’artista stabilì l’iconografia del santo andaluso San Diego de Alcalà in maniera definitiva: raffigurò il religioso come un giovane dalla figura slanciata, rappresentando senza enfasi la sua vita modesta e i miracoli da lui operati. Il ciclo fu elogiato dai contemporanei e non a caso interpreti straordinari come gli spagnoli Zurbarán, Ribera e Murillo rimasero fedeli all’iconografia concepita da Annibale, mentre i pittori della sua cerchia, tra cui Francesco Albani e Domenichino, la resero popolare in Italia. 

Francesco ALBANI - Miracolo delle rose - 1604-5 -  Museu National d'Art de Catalunya - Barcelona - 

Giovanni LANFRANCO - Apparizione di San Diego al suo sepolcro - 1604-5 - Madrid, museo del Prado - L'attribuzione della scena a Lanfranco è compatibile con le figure allungate e snelle in primo piano. Del resto, in quegli anni, l'artista, appena giunto a Roma, si limitava a compiti secondari negli affreschi sotto la direzione di Annbale Carracci. 

Annibale CARRACCI e Francesco ALBANI - San Diego riceve l'elemosina - 1604-5 - Madrid, museo del Prado - La testa e la mano del cavaliere e la testa del santo sono delineate da un intonaco diverso dal resto dell'affresco. Questo ha indotto la critica a ritenere che questi dettagli furono opera esclusiva di Carracci.

Annibale CARRACCI  - San Lorenzo - 1604-5 - Madrid Museo del Prado

Francesco ALBANI - San Giacomo Maggiore - 1604-5 - Museo del Prado



Annibale CARRACCI e bottega - San Diego di Alcalà intercede per Diego Enriquez de Herrera - 1606 - Chiesa di Santa Maria in Monserrato - Roma - La pala venne collocata sull'altare della Cappella Herrera nel 1606 alla conclusione dei lavori di decorazione a fresco. Il dipinto raffigura San Diego che presenta al Cristo il piccolo Diego de Herrera, figlio di Juan Enriquez. Fin dal seicento la tavola è stata oggetto di difficile attribuzione (Domenichino,Lanfranco,Albani,Badalocchio e Carracci stesso).

Francesco ALBANI e Giovanni LANFRANCO - San Pietro

Francesco ALBANI e Giovanni LANFRANCO - San Paolo





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